mercoledì 2 novembre 2016

Titanfall 2 - Recensione


Cosa succede quando un FPS classico a trama fantascientifica si fonde con un Platform? Che ne esce fuori un gran bel gioco: Titanfall 2!

Ricordo ancora la delusione che ebbi nel 2013 quando appresi che il primo Titanfall sarebbe stato un titolo Multiplayer-Only: la magnifica ambientazione futuristica a base di Mech mi aveva ingolosito parecchio e sapere che il gioco non aveva una campagna single fu un colpo basso. Per fortuna Respawn Entertainment sembra aver recepito le lamentele di coloro che, come me non, hanno più voglia e/o tempo di giocare online, sviluppando una campagna in solitaria nel secondo capitolo del gioco, per altro facendo un ottimo lavoro.

 Come al solito partiamo dalla trama: Jack Cooper è un fuciliere della Milizia che sta per prendere parte all'offensiva diretta a strappare il controllo del pianeta Typhoon all'IMC. Durante il viaggio, Cooper riceve l'addestramento come pilota di Titan dal capitano Lastimosa, pilota di BT-7274 (BT per gli amici), il Titan classe Vanguard che sarà nostro compagno nel corso della nostra avventura. Durante lo sbarco su Typhoon però le cose andranno malissimo: I Mercenari guidati dal malvagio Blisk faranno a pezzi il gruppo di Cooper, che si salverà solo grazie all'aiuto di Lastimosa, il quale però rimarrà gravemente ferito nello scontro. Prima di morire Lastimosa trasferirà il controllo di BT-7274 a Cooper, che si troverà così promosso sul campo a Pilota di Titan ed erediterà il compito di portare a termine la missione del suo mentore: l'Operazione Speciale 217.

Come ho accennato nell'introduzione, il gioco è uno strano ibrido tra un FPS classico e un Platform: alterneremo infatti scontri feroci con le truppe IMC, (sia a piedi che a bordo del nostro amico Mech), a sezioni platform in cui dovremo sfruttare le capacità acrobatiche della tuta da Pilota di Titan in dotazione a Cooper, la quale ci permetterà di eseguire doppi salti e camminare sulle pareti verticali per poter raggiungere zone altrimenti irraggiungibili (molti livelli sono articolati su strutture verticali).

Questa alternanza di stili di gioco (Fanteria - Titan - Platform) riesce molto bene a spezzare la monotonia che si ha di solito nel Gameplay degli FPS classici. Quando sarete a terra il gioco si comporterà in tutto e per tutto come un qualsiasi clone di Call of Duty: avanzeremo lungo mappe a corridoio affrontando i nemici umani e robotici. Per farlo avremo a disposizione un vasto arsenale di armi di vario tipo che potremo raccogliere dai nemici morti o dalle casse e rastrelliere sparpagliare su tutti i livelli. Il feeling dello sparo è ottimo e ben diversificato da modello a modello: La "sensazione" che da lo spare con un fucile d'assalto è ben diversa da quella che si ha usando un SMG on un LMG, così come il rinculo e la precisione. La IA nemica fa il suo dovere ma non brilla per acume, pur cercando di seguire qualche strategia di attacco elementare.

Le parti Platform sono poste tra una sparatoria e l'altra, spesso per lunghe sezioni di gioco. Molto spesso dovremo affrontare percorsi acrobatici abbastanza complicati da eseguire e che richiedono tempismo e molta pazienza in quanto sbagliare una mossa (troppo) spesso significa morire e ricominciare dal Checkpoint, che per fortuna, per le parti Platform sono messi sempre vicini all'inizio. Ad aiutarci nel compito di capire come affrontare una certa parte c'è il Fantasma, una sorta ologramma che una volta avviato ci mostrerà il percorso ottimale per superare la prova.

La difficoltà delle parti Platform tocca il suo apice in due livelli in particolare: In uno di essi,  dovremo muoverci avanti e indietro nel tempo (usando un particolare dispositivo che troveremo sul cadavere di un altro pilota) per superare ostacoli come muri crollati o piattaforme spostate; e dovremo molto spesso farlo al volo mentre saltiamo. Nell'altro saremo invece dotati di un dispositivo atto ad attivare, sempre mentre saltiamo nel vuoto, le piattaforme mobili sulle quali dovremo atterrare. Ho trovato alcuni di questi punti particolarmente frustranti, (forse perché con i Platform sono sempre stato una pippa), ma nell'insieme il tutto funziona molto bene.

Controllare il Titan è forse la cosa più divertente di tutto il gioco: con lui affronteremo prevalentemente i Titan nemici utilizzando le armi a disposizione, che a differenza di quelle di Cooper una volta trovate entreranno nel nostro arsenale per sempre e potremo selezionare quella da usare tramite un apposito menù. Ogni arma è dotata di due modalità di fuoco diverse, la secondaria è in genere sempre la più potente e necessita di un periodo di Cool-Down tra un utilizzo e l'altro. A differenza di Cooper, l'energia di BT non si ricarica da sola ma sarà invece necessario recuperare le celle di energia lasciate cadere dai Titan nemici distrutti o dalle casse sparse per le mappe. Ai comandi di BT inoltre affronteremo i combattimenti con i Boss di fine livello, ovvero i Titan del luogotenenti di Blisk,che a differenza di quelli "standard" saranno molto più complicati da abbattere.

Tecnicamente parlando Titanfall 2 è un autentico gioiello: Molto bello da vedersi ed eccezionalmente fluido a giocarsi anche grazie al suo motore derivato dal Source Engine. Durante la mia partita non ho osservato alcun bug degno di nota, segno che la versione PC è stata ben curata. Anche il doppiaggio in Italiano è buono, sebbene la voce di BT sia alle volte troppo simile a quella di uno che imita un robot.

Il giudizio finale è che Titanfall 2 è un ottimo prodotto, meritevole del vostro tempo e dei vostri soldi, specialmente se intendete giocarci online. Per coloro che come me invece all'online non sono interessati consiglio caldamente di procurarsi una Key in quanto i 60 euro chiesti su Origin per l'edizione Standard sono un po' eccessivi per solo 6 ore di gioco, sebbene ottimamente realizzato.

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