mercoledì 3 gennaio 2018

Grim Dawn - Recensione


Il mondo di Cairn e' il teatro di una guerra tra due diverse razze di esseri sovrannaturali: una vuole controllare gli esseri umani prendendo possesso dei loro copri, l'altra vuole impedirlo sterminarli tutti! I poveri abitanti di quel modo lottano disperatamente per sopravvivere difendendo le loro comunità isolate e assediate dalle mostruosità emerse dal conflitto in corso attorno a loro. Ma per (loro) fortuna arriveremo noi a sistemare le cose.

Uscito nel 2016, dopo  quasi 7 anni di sviluppo (incluso un lunghissimo periodo di Early-Access su Steam), Grim Dawn (GD) e' un RPG Hack & Slash decisamente ispirato a Diablo 3, del quale riprende (e in alcuni casi addirittura migliora) molte meccaniche di gioco. Scelti nome, sesso e classe (8 disponibili in tutto) del nostro alter-ego virtuale, il gioco ci porterà nel piccolo villaggio di Devil's Crossing, da dove avrà inizio la nostra avventura.

Come in ogni clone di Diablo, il gameplay di GD e' fatto di lunghe esplorazioni del territorio, furiosi combattimenti a suon di click sul mouse loot da raccattare alla fine di questi e selezionare per l'uso o la vendita presso il mercante più vicino. Sotto questi aspetti GD fa veramente le cose in grande, con mappe molto ampie (e con diverse diramazioni in termini di grotte e dungeon extra), gruppi di nemici spesso numerosi e conditi con boss e demi-boss veramente tosti.

Va detto che il gioco non e' affatto semplice e che il livello di sfida rimane alto per tutta l'avventura nonostante la crescita del nostro personaggio e del suo equipaggiamento. Specie negli scontri con i nemici più forti si ha la sensazione che il bilanciamento del  richieda un po' di messa a punto ed in effetti nel gioco si muore spesso, ma una intelligente scelta di design ha reso la cosa quasi del tutto ininfluente: quando il nostro eroe cade questi si risveglierà in una delle due località che fungono da "base" (Devil's Crossing e Homestead) perdendo solo alcuni punti esperienza, che potranno pero' essere recuperati raggiungendo il luogo dove si e' caduti in precedenza e raccogliendo l'apposito segnalino/tomba.

Per altro nel gioco ci si può spostare rapidamente tramite i portali sparsi per le varie località, che sbloccheremo una volta raggiunti per la prima volta e quelli che noi stessi potremo creare. Questi in particolare costituiscono uno dei punti che ho particolarmente apprezzato nel gioco: a differenza di altri titoli similari non si chiudono dopo essere stati usati ma rimangono aperti fino a che non creeremo un altro portale mobile (oppure uscendo dalla partita). La cosa può essere sfruttata a nostro vantaggio negli scontri con i boss: si apre un portale nell'area della scontro in modo da poter fuggire o ritornare velocemente quando si muore (usando ovviamente un portale fisso).

GD utilizza lo stesso engine grafico di Titan Quest (a mio avviso in versione migliorata) e presenta un comparto grafico discreto sebbene non eccellente: un pelo in più di "pulizia" nello stile non avrebbe guastato. Il tutto comunque gira molto bene, anche se devo segnalare qualche strano e breve rallentamento di tanto in tanto.


Grim Dawn e' un clone di Diablo con una personalità tutta sua e con un grado di sfida assolutamente non-banale che lo rendono un prodotto decisamente interessante per tutti gli appassionati di action-rpg, e vale i vostri soldi e il vostro tempo.

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