lunedì 9 marzo 2020

Mafia III - Recensione


"Vendetta, tremenda vendetta", frase che riassume perfettamente Mafia III. Ma Lincoln Clay, protagonista del titolo targato Hangar 13, non e' un buffone di corte come Rigoletto, ma un energumeno di 2 metri che si e' fatto la guerra del Vietnam come membro delle forze speciali operando sotto il comando della CIA. Quindi, farlo arrabbiare, e' davvero una pessima idea anche se siete un potentissimo "Boss" della malavita organizzata...

E' il 1969 e l'America e' alle prese con la guerra del Vietnam, Lincoln Clay e' un giovane afro-americano che dopo aver servito il suo (ben poco riconoscente) paese nelle forze speciali torna a New Bordeaux, ridente città del sud (ispirata a New Orleans) dove avere la pelle Nera può essere un serio problema. Tornato a casa, Lincoln riabbraccerà il fratello Ellis e il padre adottivo Sammy Robinson, boss della mafia-nera locale.

A quanto pare, le cose per Sammy non stanno andando bene, tanto che e' nei guai per un debito contratto con Sal Marcano, il potentissimo capo della famiglia mafiosa che controlla la città. Per cercare di sistemare le cose, Lincoln, (che e' buon amico di Giorgi, il figlio di Marcano), accetta di partecipare assieme ad Ellis e al loro amico Tommy Burke, ad una rapina alla Federal Reserve. Il colpo va a segno, ma mentre i protagonisti sono riuniti al Bar di Sammy per festeggiare i Marcano fanno la loro mossa a sorpresa uccidendo tutti i presenti.

Lincoln, che e' stato colpito con un proiettile in testa  (ma solo di striscio), dal suo "amico" Giorgi, viene creduto morto e verrà raccolto e curato in segreto da Padre James, cavandosela con solo una brutta cicatrice sulla fronte. Una volta ristabilitosi, il ragazzo chiamerà John Donovan, suo vecchio amico e contatto nella CIA durante il suo servizio in guerra per organizzare la sua vendetta.

Mafia III e' un clone di GTA: open-world con la mappa che riproduce il territorio della città di New Bordeaux. Il gameplay del gioco riflette la strategia di attacco dei due protagonisti della storia: per arrivare a Sal Marcano Lincoln deve isolarlo eliminando uno ad uno i suoi sottoposti e per farlo il modo migliore e strappargli il controllo della città. In questo senso il territorio cittadino e' diviso in 12 distretti, ciascuno dei quali e' sede di almeno due racket (droga, prostituzione, scommesse, etc...).

Quello che Lincoln si troverà a fare e' compiere una serie di missioni (in ordine libero) atte a danneggiare economicamente il racket, in modo da "esporre" il responsabile e poterlo eliminare o "convincere" ad unirsi a noi al termine di una apposita missione. Eliminati i due responsabili dei racket verrà sbloccata una missione speciale che ci porterà faccia a faccia con il boss del distretto. La lista delle "eliminazioni" prosegue con i "capi", i luogotenenti diretti di marcano ai quali fanno capo 3 specifici boss ciascuno. Eliminati anche i capi ci troveremo finalmente di fronte a Sal Marcano in persona.

Ovviamente, per quanto pericoloso ed abilissimo con le armi, Lincoln non può fare tutto questo da solo ma avrà bisogno di alleati del modo della malavita, in particolare per tenere e difendere i territori da noi conquistati. Ecco quindi entrare in scena Cassandra, leader della mala haitiana, Vito Scaletta (il protagonista di Mafia 2) e Thomas Burke, boss della mafia irlandese e padre del defunto Tommy. Oltre che fornirci sevizi utili (ad esempio la consegna rapida di veicoli) e fornirci un introito periodico di denaro i nostri 3 sodali si occuperanno di gestire i distretti da noi conquistati e che, sempre noi, assegneremo loro nostro piacimento (occhio a fare "preferenze" o rischiamo di perdere la loro lealtà).


In "missione" il gioco si comporta come uno classico spara-tutto in terza persona con possibilità di approcciare gli scontri in tutte le scale di grigio che stanno tra lo Stealth puro e la tempesta di proiettili stile Doom. Personalmente ho trovato molto divertente tentare di tenere un profilo basso il più possibile usando le armi silenziate per poi sfoderare il mio AK-47 speciale una volta "sgamato" dai nemici. La varietà' delle missioni e tutto sommato buona, ma non abbastanza da non far avvertire una certa ripetitività, sebbene non abbia mai avvertito nella mia partita l'effetto noia che questo genere di cose mi suscita

A smorzare decisamente il ritmo ripetitivo del gioco ci sono pero' i 3 DLC: Faster, Baby!, Stones Unturned e Sign of the Times. Ottimanente realizzati sia come storia che come direzione dell'azione ci aiuteranno ad evadere dallo schema prefissato del gioco base, ottenendo al contempo delle interessanti ricompense per il loro completamento.

Parlando di un open-world non si può non esaminare anche l'ambiente cui ci troveremo ad operare: New Bordeaux e' molto ben realizzata, sebbene ci sia un evidente tendenza a riciclare i modelli degli interni degli edifici. L'architettura cittadina va' da un elegante centro alle capanne in mezzo alle acque paludose infestate dai coccodrilli del bayou, passando per zone rurali ed industriali. Correre per le strade a tutto gas con la mia De'Leo Traviata (nome in-game della Ferrari Dino 206 GT) modificata cercando di seminare nemici, poliziotti o anche solo per terrorizzare i pedoni e' qualcosa di estremamente divertente. Da segnalare che il modello fisico della guida e' molto ben realizzato, con i veicoli risentono anche del tipo di terreno su cui si trovano a correre (provate curvare a tutto-gas su i sanpietrini del centro e capirete cosa intendo).

Esaminado il lato tecnico del gioco non e' possibile non ricordare i notevoli problemi che questo ha avuto al lancio e subito dopo, a distanza di 3 anni e poco piu' posso pero' dire che la stragrande maggioranza di essi sono stati sistemati e quelli rimanenti si limitano a questioni "cosmetiche". Nonostante qualche incertezza qua e la, il codice del gioco gira tutto sommato molto bene.
L'I.A. tutto sommato fa il suo sporco lavoro: i nemici cercano di evitare di farsi colpire cercando coperture uscendo da esse senza pattern prevedibili. Peccano forse di mira troppo precisa ma tutto sommato ci si può stare.


Una nota speciale per la colonna sonora del gioco, tutta composta da pezzi del periodo in cui questo si svolge: si va da Johnny Cash ai Rolling Stones. La lista completa dei pezzi potete trovarla sulla wiki del gioco.

Mafia III e' un titolo che snobbai totalmente quando questo e' uscito nel 2017 e che poi invece ha letteralmente monopolizzato la mia attenzione dopo solo 10 minuti di gioco. Il suo gameplay può alla lunga risultare un po' ripetitivo, ma la storia e grandiosa e decisamente divertente.

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