Qualche giorno fa, partecipando ad una discussione sul forum di The Games Machine mi è tornato alla mente il ricordo di un vecchio e glorioso gioco del 1993 che all'epoca mi fece passare centinaia di ore di divertimento. Sto parlando di Tornado, simulatore di volo dell'omonimo Caccia Bombardiere, sviluppato da Digital Integration, una software house Inglese oramai purtroppo scomparsa, la quale ha sfornato parecchi capolavori di questo genere (tra i tanti devo segnalare F-16 Combat Pilot, il gioco che mi ha fatto appassionare ai simulatori di volo).
Che cosa aveva di tanto speciale Tornado, da rimanermi nel cuore dopo più di 20 anni? Era un simulatore di volo di concezione "moderna": Ovvero offriva una esperienza di simulazione di volo concentrata sul realismo (per quanto possibile all'epoca dei 486) e del tutto priva di quella componente Arcade vista in titoli come F-15 Strike Eagle II di Microprose.
Tornado offriva al giocatore la simulazione accurata sia della versione IDS (Cacciabombardiere), che della versione ADV (Intercettore) del caccia Panavia, riproducendone i principali sistemi avionici e d'arma, inclusa la capacità (realmente esistente) della versione IDS di volare a bassissima quota seguendo il profilo del terreno.
La modalità Campagna del gioco, si svolgeva in un ambiente Dinamico e Attivo: I risultati (o i fallimenti) da noi conseguiti durante lo svolgimento di una missione si ripercuotono nelle missioni successive: Danneggiarela pista della base degli Intercettori nemici significava avere cieli sgombri dalla caccia, eliminare un radar di primo allarme significava rallentare il sistema di difesa aerea nemica o, ancora, distruggere una fabbrica significava diminuire l'efficenza della catena logistica dell'esercito nemico, rallentando la sua capacità di riparare i danni da noi inferti. Si, perché con il passare del tempo, l'IA nemica era in grado di riparare la pista o il radar di cui sopra!
Ma la regola della dinamicità dello scenario valeva anche per la nostra fazione: Mentre noi ce ne andavamo in giro a colpire obbiettivi sensibili in territorio nemico, l'IA avversaria faceva altrettanto con i nostri, privandoci di piste, radar, centri C&C etc... Il mondo attorno a noi era vivo: Bastava mettere la vista in modalità Osservatore per rendersi conto di quanto fosse frenetica l'attività dell'IA (sia alleata che nemica).
Dal punto di vista tecnico il gioco si svolgeva in un ambiente 3D in 256 colori senza texture (ricordiamoci che stiamo parlando di un gioco del 1993). I modelli dei veicoli e delle strutture erano molto semplici, ma tutto sommato ben realizzati e all'epoca a me parevano molto "realistici". Riporto qui sotto qualche screenshot per dare una idea di che cosa stiamo parlando:
Un cento C&C con radar annesso. |
La vista ravvicinata di un complesso industriale. |
Il nostro caccia sulla pista appena dopo un atterraggio. |
Il Cockpit fontale del Tornado IDS |
Il Cockpit fontale del Tornado ADV |
Il gioco era strutturato in modo molto razionale e prevedeva i seguenti tipi si missione:
- Addestramento al Simulatore
- Addestramento Pratico.
- Campagna a Livello 1.
- Campagna a Livello 2.
- Campagna a Livello Comando.
La differenza tra l'addestramento al Simulatore e quello pratico era che nel secondo l'azione si svolgeva (in teoria) nella vita reale e in caso di abbattimento o incidente di volo il pilota poteva rimanere ucciso. Va però detto che al termine di tutti i tipi di missione veniva richiesto se registrare il risultato o annullare in toto la missione (salvando di fatto il pilota in caso di morte).
In entrambi i casi comunque, veniva presentata al pilota una lista di missioni pre-pianificate, studiate per far familiarizzare il giocatore con i vari aspetti del gioco, come la navigazione aerea, l'uso delle armi, l'esecuzione di attacchi coordinati, la gestione delle emergenze in volo etc...
L'esito di ogni missione veniva valutato (Fallita, Superata, Oltre le Aspettative) e registrato nel Diario di Volo del pilota, che oltre a questo conteneva altre informazioni come il numero di ore di volo, il numero totale di sortite, i bersagli distrutti etc.
Completare tutte le missioni di addestramento (anche più di una volta) era caldamente consigliato in quanto farlo permetteva di acquisire le capacità necessarie a poter affrontare le campagne con successo, non farlo era un ottimo modo per andare in contro a numerosi fallimenti
La campagne si svolgevano in 4 scenari diversi: Tre ambientati in Europa, contro una ipotetica forza "Arancione" e uno in Iraq durante la prima guerra del golfo, quest'ultima era disponibile solo tramite una espansione chiamata "Desert Storm".
Il Livello 1 e il Livello 2 erano sostanzialmente analoghi, salvo per il numero di aerei coinvolti: A livello 1 ogni missione comprendeva un solo aereo (il nostro), mentre a livello due potevano essere coinvolti fino a 6 aerei in una singola missione.
In entrambi i casi si riceveva un compito da eseguire con una lista di bersagli da distruggere e ci veniva richiesto di pianificare la missione per il nostro e gli altri eventuali aerei della missione usando il Mission Planner del gioco.
Questo era uno strumento estremamente potente e versatile e permetteva, come funzione base, di pianificare la rotta di ogni aereo coinvolto nella missione piazzando i vari waypoint e decidendone la relativa quota, velocità e orario di arrivo (indispensabile per coordinare gli attacchi con aerei multipli). Era naturalmente possibile definire la posizione degli obbiettivi da distruggere assegnando fino a 3 bersagli per ciascun aereo e decidere quale tipo di arma usare per ciascuno di essi.
La schermata del Briefing nel Mission Planner |
Un dettaglio del Mission Planner |
La schermata del carico delle Armi |
Il Mission Planner disponeva di una serie di strumenti atti ad
assicurare la maggior probabilità di successo alla missione: Sulla mappa veniva mostrate (se disponibili) le posizioni degli impianti di difesa aerea nemica, delle pattuglie di intercettori e della copertura radar del territorio nemico. Oltre a questo il Planner, con un apposito tool, analizzava il percorso e la quota di volo e segnalava le zone di maggior pericolo di rilevamento da parte del nemico, permettendo di ottimizzare la rotta.
Bisogna però notare che, una volta in volo, l'affidabilità delle informazioni presentate del Planner poteva rivelarsi del tutto inaccurata, con il risultato di spiacevoli incontri lungo il cammino.
Giocando a Livello Comando invece si riceveva la responsabilità di un piccolo gruppo di caccia Tornado: 8 IDS (6+2 di scorta) e 2 ADV. In sostanza, a questo livello si interpretava il ruolo di comandante di uno squadrone: Il giocatore non riceveva più obbiettivi specifici da colpire ma era sua responsabilità pianificare una o più missioni differenti con i caccia a sua disposizione decidendo e assegnando i bersagli da distruggere. Il giocatore ovviamente avrebbe eseguito in prima missione una di queste missioni.
Il Livello Comando era la "Summa" di quanto il gioco poteva offrire, in quanto per vincere la guerra non bastava solo saper pilotare bene, ma erano necessarie anche grandi doti di pianificazione e di strategia: Piegare il nemico non era semplice e per farlo era necessario distruggere non solo le sue truppe, ma anche la sua catena logistica.
Tornado non era un gioco difficile in se, ma richiedeva al giocatore la dedizione e la pazienza di leggersi bene il manuale e completare tutte le missioni di addestramento prima di cimentarsi nelle campagne. Data infatti la sua complessità, il gioco richiedeva parecchio tempo affinché il giocatore potesse padroneggiare l'aereo, il funzionamento della sua avionica e delle armi nei vari modi di impiego: Buttarsi a capo fitto nelle campagne senza il dovuto addestramento era foriero di delusioni e frustrazione.
Tornado era un grandioso simulatore di volo uno dei più completi e realistici che ho mai avuto al fortuna di provare. Un titolo eccezionale che già nel 1993 presentava delle caratteristiche innovative che si ritrovano solo nei titoli moderni del genere.Un capolavoro del tempo passato che ancora oggi, per quel che mi riguarda, ha pochi rivali!
Per chi volesse, è possibile reperire in rete i files per l'installazione del gioco (che oramai è un abandonware) da eseguire tramite DOSBox. Personalmente spero che GoG prima o poi lo pubblichi nel suo catalogo.
Aggiornamento del 28/02/2024: Un gruppo di appassionati di Tornado ha pubblicato su Steam la versione originale adattata e fuinzionante per i sistemi operativi moderni (Windows Vista, 7, 8, 10 e suppongo anche 11), che include anche l'espansione Desert Storm. Se siete interessati la potete acquistare a questo link per un prezzo interessante.
Grandissimo gioco e perfetta recensione. complimenti
RispondiEliminaGrazie!
EliminaHO ANCORA UNA COPIA DEL SOFTWARE. QUALCUNO CONOSCE UN MODO PER RIPORTARLO IN VITA? SU WINDOWS 10 NON RICONOSCE I FILES...GIUSTAMENTE
RispondiEliminaHai provato con con DOSBox (https://www.dosbox.com/)?
EliminaIdem con patate, ho una copia del gioco, ma nemmeno ho provato ad installarlo, anche perché non ho più il lettore per dischetti, anche volendo provare... Io lo avevo totalmente in italiano, era un periodo preinternet, e mi ricordo, da bambino quale ero, cercai nella biblioteca comunale se ci fossero testi nella ricca bibliografia elencata. Ovviamente, non trovai nulla, ma ricordo ancora nitidamente quando mi mandarono al reparto 'bambini' lol e l'impiegata cercò diligentemente i titoli nell'archivio rigorosamente cartaceo, ricordo che anche io in seguito ci provai.
RispondiEliminaBellissima recensione che mi ha fatto rivivere le ore e ore, le notti passate ocn quel gioco meraviglioso che ancora ricordo, tra tanti, dopo trent'anni. Che emozione vedere gli screenshot! Non ho più trovato giochi altrettanto "completi", realistici nell'intera gestione del conflitto, e così coinvolgenti.
RispondiEliminaQuando ero un ragazzo, dei prodotti della Digital Integration, ho usato F 16 Combat Pilot. Un gioco, per molti versi, abbastanza simile a "Tornado". Anche in quel gioco si dovevano superare delle prove di addestramento, solo che non erano utili solo per l'apprendimento del gioco, ma era necessario completarle tutte, per accedere a quello che era il nocciolo principale del gioco F 16 Combat Pilot, ossia la campagna e come in "Tornado", le nostre missioni erano importanti per il proseguio della nostra esperienza. Se si aveva successo, bombardare una base aerea nemica significava non avere caccia nemici tra i piedi per un pò di tempo. Così come era importante, all'inizio di ogni campagna, cercare di demolire il sistema di primo allarme del nemico. Infatti se ci agganciava, ci davano la caccia una miriade di aerei nemici, cosa alquanto pericolosa! Tornado non lo comprai, perchè sentii, da diversi recensori, che sul computer che all'epoca avevo, cioè un Amiga 500 espanso a un mega, il gioco girava davvero in maniera lenta. In particolare nelle virate, mi raccontavano, era di una sonnolenza ingiocabile. Beh ! Non volli rischiare i miei risparmi imbarcandomi in una probabile delusione. Poi gli anni sono passati, ed eccomi quà a voler riscoprire, almeno tramite i commenti di altre persone, il gusto di riparlare di un gioco che, secondo me, fù abbastanza frettolosamente dichiarato lento.
RispondiEliminaF-16 Combat Pilot l'ho avuto anche io per C64. Adoravo quel gioco: e' stato il primo study-sim che ho avuto.
EliminaChe dire, mi fa piacere vedere che, a distanza di 8 anni questo articolo attiri ancora qualche 'vecio', che ormai oltre 30 anni fa acquistò, all'epoca si compravano 'fisici' i giochi, lo scatolato di Tornado. In effetti, nel corposo manuale, veniva citato anche il gioco precedente, F 16 Combat Pilot.
EliminaPer tutti i nostagici di Tornado: e' disponibile su Steam in versione originale , ma adattata ai moderni PC: https://store.steampowered.com/app/2557370/Tornado/ PS: Include anche Desert Storm!
RispondiElimina