giovedì 8 settembre 2016
Shadowrun Returns - Recensione
Premessa: Questa recensione e' stata pubblicata originariamente su Steam nel Novembre 2015, la riporto qui sul blog in forma quasi-integrale (ho corretto un po' la forma e l'ortografia), in quanto la ritengo meritevole della vostra attenzione.
In fatto di RPG sono una sorta di Fondamentalista: O Fantasy o Fantascienza, o l'uno o l'altro. Di conseguenza ho sempre visto le ambientazioni ibride come appunto questa di Shadowrun con sospetto e pregiudizio.
Confesso quindi di aver acquistato questo gioco principalmente perché i combattimenti sono in Turn-Based (parole che in me suscitano brividi al limite del erotico). Ma già poche ore dopo aver iniziato a giocarlo ho cambiato radicalmente idea: La trama della campagna, pur non essendo nulla di nuovo (un indagine sull'assassinio di un amico del protagonista che poi si trasforma nella lotta per sconfiggere un "grande male" che si sta' risvegliando dopo secoli) mi ha intrigato e tenuto incollato al monitor per tutte le 20 ore che questa e' durata (considerando anche diversi tempi morti passati a scegliere l'equipaggiamento).
Sia ben chiaro che la storia e' molto guidata: Oltre alla quest principale ci sono diverse side-quests, ma queste si risolvono praticamente sempre esplorando un po' meglio le aree che si visitano durante le missioni della quest principale. A molti puristi questa scelta dei game designer farà storcere il naso, ma ha l'indubbio vantaggio di evitare del tutto la confusione e la dispersività che si incontrano spesso in altri RPG classici.
Il comparto tecnico, minimale e pulito, e' bello da vedersi e più che mai funzionale, esattamente come l'interfaccia di gioco: semplice e pulita. Idem il gameplay che, pur essendo basato su un ruleset solido e profondo, risulta semplice da imparare e da gestire: Come già detto, i combattimenti sono a turni e l'ambiente di gioco offre molte possibilità tattiche che potrete sfruttare. Il tutto pero' senza richiedere di essere degli esperti strateghi.
A ben vedere forse un pelo di possibilità di esplorazione delle aree in più non avrebbe guastato, ma a mio avviso questo e' solo un peccato venale che si può perdonare a questo bel titolo, che vi consiglio caldamente di giocare nelle sere di inizio autunno, rigorosamente con una bella pinta birra chiara accanto al mouse!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento