Dopo aver descritto la parte gestionale di Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain credo sia ora di parlare un po' della parte relativa all'azione, che poi e' quella che probabilmente più ci interessa. Il gioco e' composto di 50 missioni Principali, che permettono di avanzare nella storia, e 157 missioni Opzionali, utili sopratutto per accumulare denaro, risorse e personale per la nostra base madre.
Le missioni possono essere selezionate usando il nostro iDroid, una sorta di dispositivo olografico attraverso il quale e' possibile controllare praticamente tutti gli aspetti in-game del gioco, dallo sviluppo di tecnologie alla gestione del personale passando per la mappa della regione e alla richiesta di drop di rifornimenti nel mezzo di una missione.
Nonostante MGS5 sia storicamente legato allo stealth, l'approccio alle missioni e' libero: Nulla ci vieta infatti di estrarre il fucile d'assalto e metterci a vomitare piombo sul nemico, per altro con discrete possibilità di sopravvivere (se saremo bravi a sfuttare i ripari). Cosi facendo pero' andremo a perdere la maggior parte del divertimento, oltre che beccarci un punteggio (e ricompensa) minore al termine dell'azione. Il gioco infatti incoraggia un approccio molto più ragionato, dove per "ragionato" si intende l'invito fatto al giocatore di dosare oculatamente furtivita' e uso della violenza: Non e' peccato eliminare una pattuglia nemica, se aggirarla e' troppo complicato, sta' al giocatore valutare tutte le opzioni e decidere come procedere.
Per altro gli obbiettivi delle missioni sono strutturate in modo da permettere di essere completate in entrambi i modi: Ciascuna di esse infatti ha almeno un obbiettivo principale e diversi obbiettivi secondari (opzionali) che molto spesso non sono altro che la versione non-violenta di un obbiettivo principale. Mi spiego con un esempio: Supponiamo che l'obbiettivo della missione sia identificare ed uccidere un alto ufficiale nemico che si nasconde all'interno di una base. Sicuramente ci sarà un obbiettivo secondario che prevede di catturare ed estrarre lo stesso ufficiale tramite il sistema di recupero Fulton.
I due compiti sono in contrasto tra loro, ma estraendo l'ufficiale l'obbiettivo principale (cioè quello di eliminarlo) viene considerato come completato. Non vale pero' l'inverso: Se uccidiamo il bersaglio il compito secondario viene considerato come non completato (ma non fallito). A coloro i quali amano completare tutto al 100% sarà quindi necessario rigiocare la missione in seguito (cosa per altro sicuramente necessaria visto che molti degli obbiettivi secondari delle primissime missioni richiedono equipaggiamento che avermo a disposizione solo più avanti nel gioco).
Chiudo con una nota riguardo l'equipaggiamento: In genere utilizzo sempre armi silenziate, (che sono per altro disponibili sin dall'inizio), per garantirmi il massimo possibile dello stealth almeno fino al momento clou della missione. Nell'usarle si deve tenere conto del fatto che i silenziatori hanno una durata e dopo un certo numero di colpi vanno in pezzi e a quel punto i vostri spari saranno udibili dai nemici anche a discreta distanza. Credo che questa scelta di design sia molto azzeccata in quanto costringe ancora una volta il player all'apporoccio ragionato di cui parlavamo prima: Se vogliamo rimanere in silenzio dobbiamo far valere ogni singolo colpo.
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