Pronti a tornare negli anni 30 per investigare su un omicidio efferato e inseguire orrori cosmici senza nome? Allora tuffiamoci in Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness!
Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness (CoI:MoM) e' sostanzialmente un prequel di Chronicle of Innsmouth (CoI), sebbene riparta da uno di vari flashback del primo gioco. Ambientato negli anni 30 ci vede per la maggior parte del tempo nei panni di una nostra vecchia conoscenza: Lone Carter, il tenebroso investigatore privato che avevamo incontrato nel faro di Innsmouth.
Questa volta, la storia e' inspirato al romanzo Le Montagne della Follia, sempre di H.P. Lovecraft (ovviamente). La sequenza iniziale del gioco di spiega come Carter sia sopravvissuto all'attacco dello Shoggoth, la mostruosa creatura incontrata nei sotterranei della fabbrica abbandonata e alcune delle vicende che lo hanno portato all'incontro con il protagonista di CoI a Innsmouth, colmando un gap narrativo lasciato in sospeso nel precedente episodio.
Da qui parte una serie di vicende che vedranno carte investigare su un vecchio omicidio che lo porterà a raggiungere una missione archeologica al polo che ha appena scoperto delle enormi ed antiche creature mostruose intrappolate nel ghiaccio.
Ma non solo Carter, nel corso della nostra avventura potremo prendere il controllo di altri personaggi, tra cui l'arabo pazzo Abdul Alhazred, autore del famigerato Necronomicon, e lo stesso H.P. Lovecraft, ai quali sono dedicate brevi sezioni parallele e collegate alla nostra storia.
Da inizio a fine la storia non e' particolarmente lunga, la si può completare in circa 5 ore scarse, tutto sommato di buona qualità, sebbene la storia sia un pelo sottotono rispetto a CoI. Le meccaniche del gioco continuano ad essere quelle di una avventura grafica classica, con dialoghi, pixel-hunt e uso, eventualmente combinato, degli oggetti trovati per risolvere i vari puzzle che ci vengono proposti. In tutta onesta' non ho trovato punti particolarmente complicati ne puzzle che richiedano particolare capacita' di pensiero creativo per essere risolti, cosa che ha reso l'esperienza piacevole ma non troppo impegnativa.
Il team Italiano che ha sviluppato il gioco ha deciso di on usare lo SCUMM come nel precedente episodio ma di optarne per un altro simile. La grafica del gioco e' stata migliorata a ma a mio avviso ha perso un po' di quel fascino pixellato delle avventure LucasArts dei bei tempi andati, cosa che a mio avviso e' l'unico vero neo di tutto il gioco. Anche la qualità delle traduzioni in Italiano dei dialoghi (in Inglese) per i sottotitoli e' decisamente migliorata rispetto a CoI, dove avevo ravvisato diverse imprecisioni assurde in un titolo fatto in Italia.
Concludendo, Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness e' una buona avventura grafica che diverte e si lascia giocare in maniera piacevole, se siete amanti delle atmosfere Lovecraftiane e del suo universo fatto di orrori antichi ne rimarrete sicuramente soddisfatti.
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