venerdì 11 settembre 2020

Thrustmaster HOTAS Warthog - Recensione

 

Nonostante negli ultimi anni si siano ridotti ad un genere di nicchia, i simulatori di volo si sono comunque evoluti fino ad un livello di realismo che una volta era possibile solo con i costosissimi sistemi di addestramento militare. Non di meno, le periferiche di gioco a loro dedicate hanno avuto la stessa evoluzione:  dai semplici Joystick analogici da collegare alla porta giochi della scheda audio si e' passati  ai moderni sistemi stick+manetta con capacita' HOTAS, del tutto identici a quelli usati su i veri caccia. Thrustmaster e' sempre stata una delle aziende leader di questo settore, producendo dispositivi costosi ma anche di grandissima qualità, proprio come l'HOTAS Warthog, che andremo ad esaminare in questa recensione...

Descrizione Generale:

Il sistema Warthog e' composto da stick e manetta indipendenti, repliche esatte di quelle usate dal caccia da attacco al suolo americano A-10C Thunderbolt II, soprannominato appunto "Warthog" (facocero). Entrambi i dispositivi sono quasi completamente realizzati in metallo (le parti in plastica sono minime) e hanno conseguentemente un peso non indifferente: per capirci, il blocco della manetta pesa circa 3kg! Stick e manetta sono indipendenti e si collegano al PC tramite 2 diversi connettori USB.


Lo stick dispone di un sistema di molle di ritenuta che richiede l'uso di una certa forza per l'azionamento, ma e' comunque calibrato alla perfezione per non perdere fluidità o precisione di controllo. La risoluzione dell'hardware e' altissima grazie ai sensori magnetici ad effetto Hall e ad un sistema di conversione analogico-digitale (ADC) del segnale a 16 bit. L'impugnatura (gli appassionati di caccia militari riconosceranno il modello usato sia sull'A-10C ma anche nell'F-16 Fighting Falcon) può essere separata dalla base semplicemente girando la rotella di blocco posta subito sotto di essa. Thrustmaster commercializza un modello di impugnatura alternativa identica a quella del caccia F/A-18C, che sicuramente interesserà tutti coloro che volano virtualmente con il modulo di DCS World dedicato appunto all'Hornet, a patto di essere pronti a sborsare ulteriori 150-180 euro!

La manetta dispone di un doppio asse per il controllo del gas su due motori. Per default funzionano appaiati ma  tramite una levetta e' possibile separarli e gestirli indipendentemente. E' presente un dente che separa la posizione di idle (il minimo per tenere il motore acceso) e quella di stop arrestando la corsa indietro delle leve. Questo serve per impedirci di spegnere inavvertitamente il motore riducendo troppo il gas: per superarlo sarà infatti necessario tirare leggermente verso l'alto le due leve e poi spingere indietro. Svitando un paio di viti e' possibile attivare un dente analogo che separa la massima potenza militare e l'attivazione del post-bruciatore. Anche i sensori della manetta utilizzano il medesimo sistema magnetico ad effetto Hall dello stick, ma con un ADC a soli (si fa per dire) 14 bits.


La base stessa della manetta, detta Control Panel, e' la replica di una piccola porzione della console sinistra dell'A-10C e dispone di un discreto numero di leve e pulsati completamente programmabili. In particolare sono presenti lo switch a 3 vie per il controllo dei flaps e la leva analogica che nel vero caccia e' usato per controllare la frizione delle manette, ma che nel Warthog e' utilizzabile per altri scopi, come ad esempio controllare l'elevazione dell'antenna del Radar. La leva, anzi, la rotella della frizione e' comunque presente nella parte frontale del Control Panel. Da notare che questi sono gli unici due controlli "a rotella" presenti nel sistema. Per chi fosse interessato a personalizzare ulteriormente il sistema in base al proprio aereo/gioco preferito, si possono trovare in commercio dei pannelli plastici con le descrizioni dei comandi personalizzate da applicare al posto di quelli forniti di fabbrica.

Tutti i pulsanti e le leve presenti sono in metallo o comunque hanno un anima di metallo sotto un rivestimento di plastica, nella maggior parte dei casi, alla loro attivazione corrisponde ad un corposo "click" sonoro che da una ulteriore piacevole sensazione di robustezza generale del sistema. Da notare che alcuni pulsanti (in particolare il grilletto dello stick) hanno una doppio dente: premere il grilletto fino alla prima meta' della corsa provoca l'attivazione del primo dente, mentre il secondo si attiva spingendo la corsa oltre la meta'.  Questo sistema e' realmente usato su vari caccia: sull'F-5E Tiger II ad esempio il primo dente provoca l'apertura dei deflettori che impediscono ai gas di sparo del doppio cannone da 20 mm di finire nella presa d'aria del motore, mente il secondo dente apre effettivamente il fuoco.

 

A differenza di altri dispositivi più economici, il Warthog non dispone di un asse dedicato al controllo del timone, ne sulla manetta ne nello stick, dove in genere e' possibile farlo ruotando l'impugnatura sull'asse orizzontale. E' ovviamente possibile adattarsi e assegnare e controllare il timone tramite i vari switch e pulsanti del presenti, ma e' preferibile  (e fortemente consigliato) acquistare una pedaliera esterna. Personalmente ho optato per i Thrustmaster T.Flight Rudder Pedals (TFRP), tutto sommato abbastanza economici e compatibili con il software di programmazione del Warthog.

Il Software di Controllo:

Tra strick, manetta e Control Panel avremo a disposizione circa una cinquantina abbondante tra switch e pulsati ai quali potremo assegnare una funzione tramite il software di programmazione T.A.R.G.E.T. (acronimo di Thrustmaster Advanced pRogramming Graphical EdiTor), che supporta tutti i dispositivi dell'ecosistema, inclusi i pedali TFRP.  La GUI del T.A.R.G.E.T. e' molto intuitiva da usare e permette di creare e gestire profili di programmazione in due modalità diverse: Basica e Avanzata.
Entrambe utilizzano la medesima interfaccia (facilitando quindi l'apprendimento dell'uso del sistema) e la differenza tra loro e' che con la modalità Avanzata e' possibile assegnare piùfunzioni a ciascun pulsate o leva del sistema creando più livelli di configurazione che potranno essere cambiati al volo usando un pulsante "modificatore" che potremo definire noi.

 
 
Questa possibilità estende il numero di funzioni mappabili ed e' estremamente utile nei casi un cui il gioco che andremo ad utilizzare richieda l'uso di molti più tasti o combinazioni di tasti rispetto a quelli fisicamente disponibili sullo stick. Ma anche limitandoci ad utilizzarlo in modalità Basica T.A.R.G.E.T. rimane uno strumento molto potente e permette di definire il comportamento voluto su ciascun controllo in maniera estremamente flessibile: potremmo infatti controllare il comportamento di ciascun controllo alla sua pressione (singolo impulso di una certa durata, mantenimento dello stato attivo fino al rilascio, attivazione, disattivazione)  o al suo rilascio, definire una o più azioni da eseguire o anche una sequenza ciclica di azioni che avanza ad ogni pressione.
 
Come ho accennato sopra,  il T.A.R.G.E.T. e' compatibile con tutta una serie di dispositivi Thrustmaster: il Warthog, ma anche i TFRP, gli MFD Cougar e anche il sistema T-16000M. Creando un nuovo profilo verrà chiesto quali di questi dispositivi includere scegliendo da una apposita lista, dove quelli rilevati come collegati al sistema saranno evidenziati. Una volta fatta la selezione l'editor del profilo permetterà di configurare ciascuno di essi. Da notare che per attivare i profili su i componenti del sistema questi devono essere lanciati tramite il T.A.R.G.E.T., operazione che andrà a creare un joystick virtuale che racchiude in se tutte le caratteristiche dei device inclusi (ricordiamocelo quando andremo configurare l'assegnamento degli  nel menu' del nostro gioco).

Un piccolo svantaggio di questo modo di funzionamento e' che per cambiare profilo potrebbe essere necessario uscire e rientrare dal gioco, in quanto cambiare profilo di fatto causa una disconnessione e ri-connessione del dispositivo virtuale, che potrebbe non essere gestita dal nostro titolo preferito. Di contro pero' e' estremamente pratica e da una grande flessibilità di utilizzo generale.

Praticità d'uso:

Avendo giocato per più di un anno e mezzo a DCS World con un altro modello di joystick da simulazione di fascia alta posso dire che passando al Warthog ho immediatamente notato la differenza: la precisione di controllo e' marcatamente più alta e il numero di volte che mi trovo ad effettuare correzioni di manovra e' calato drasticamente. La molla di ritenzione alla lunga tende un po' ad affaticare un po' il polso ma ci si abitua in fretta. Il peso delle basi rende stick e manetta ben ferme anche quando soggette a sollecitazioni estreme, inoltre il movimento degli assi e molto silenzioso: niente più fastidiosi cigolii muovendo lo stick!

L'unico vero difetto (se cosi' si può chiamare) del dispositivo e' il mini-stick analogico della manetta: questo piccolo joystick e' pensato per un controllo fondamentale quale il movimento del cursore di designazione del bersaglio del radar (TDC o Throttle Designation Control) ma e' stato realizzato con un piccolo piolo in plastica da muovere con il dito medio della mano sinistra. Data la dimensione e la risoluzione di movimento utilizzarlo e' molto complicato, almeno per le prime volte. Ma con una opportuna regolazione di curvature e zone morte dei due assi la praticità d'uso migliora sensibilmente. Thrustmaster avrebbe pero' potuto fare decisamente di meglio.

Il fattore Prezzo:

Il prezzo del "giocattolo" e' abbastanza alto, si parla di circa 400-450 euro a seconda dello store. E' possibile acquistare stick e manetta separatamente ma per uno strano assurdo commerciale la somma dei prezzi dei due pacchetti singoli e' maggiore di una trentina di euro rispetto al pacchetto unico. Nel valutare l'acquisto, va tenuto conto anche del fatto che, come detto poco sopra, il Warthog non supporta l'asse del timone, cosa che comporta una ulteriore spesa di almeno un altro centinaio di euro a seconda del modello di pedaliera che andrete a prendere.

Conclusioni:

Nella mia esperienza, Il Warthog e' il miglior dispositivo di gioco che ho avuto il piacere di utilizzare, sia in termini praticità d'uso che di capacita' e facilita' d'utilizzo del software di programmazione: per trovare qualcosa di paragonabile devo tornare alla prima decade del 2000 e al mio mai troppo compianto HOTAS Cougar, sempre di Thrustmaster, che e' in sostanza era il papa' del Warthog. Non e' certamente un oggetto economico, ma come dice un vecchio adagio, la qualità si paga, e non sarebbe riconosciuto come il Joystick di riferimento per  i giochi di simulazione militare se non fosse un prodotto di altissima qualità.

Specifiche Tecniche:

 
Replica JOYSTICK:
  • Innovative new H.E.A.R.T HallEffect AccuRate Technology:
    • 3D magnetic sensors (Hall Effect) on the stick: enjoy surgical precision that stays razor-sharp over time.
    • 16-bit resolution (65536 x 65536 values).
    • 5 coil spring system: firm, linear and fluid tension, with no dead zones.
    • USB connection with upgradeable firmware.
  • Super-stable, weighted base (over 3kg).
  • New detachable handle, crafted entirely of metal.
  • Also compatible with HOTAS COUGAR™ handle (and vice-versa).
  • New replica shape.
  • Detachable metal plate for desk- or cockpit-style use.
  • New, realistic pressure on buttons and trigger.
  • 19 action buttons in total + one 8-way “point of view” hat.
  • 1 x 8-way “point of view” hat.
  • 2 x 8-way hats
  • 1 x 4-way hat with push button.
  • 1 x metal dual trigger.
  • 2 x push buttons.
  • 2 x pinkie push buttons.

Dual Replica THROTTLES:

  • Innovative new H.E.A.R.T HallEffect AccuRate Technology(*):
    • 3D magnetic sensors (Hall Effect) on the 2 throttles: enjoy surgical precision that stays razor-sharp over time.
    • 14-bit resolution (16384 values) on each throttle.
  • USB connection with upgradeable firmware.
  • Dual throttles, featuring:
    • Metal hand rest
    • Locking system
    • Adjustable friction system: firm, linear and fluid tension, with no dead zones
    • Realistic IDLE detent with “Pull & Push”(*) system
    • Realistic and disengageable AFTERBURNER detent with “Pull & Push”(*) system
    • Realistic pressure on buttons and switches
    • 17 action buttons in total + 1 mouse hat with push button + one 8-way “point of view” hat.
    • 1 x mouse hat with push button and 3D magnetic sensor (Hall Effect).
    • 1 x 8-way hat.
    • 1 x 4-way hat with push button.
    • 1 x push button.
    • 1 x 3-position switch (2 momentary + 1 permanent).
    • 2 x 3-position switches (3 permanent).
    • 1 x 3-position switch (1 momentary + 2 permanent).

Replica CONTROL PANEL:

  • Weighted base (over 3kg) incorporated underneath the throttles.
  • Backlit functions.
  • 5 programmable LEDs.
  • Realistic pressure on buttons and switches.
  • 15 action buttons in total + 1 TRIM wheel:
    • 1 x TRIM wheel.
    • 2 x push buttons.
    • 5 x 2-position switches (2 permanent).
    • 2 x 3-position switches (1 momentary + 2 permanent).
    • 2 x 3-position switches (3 permanent).

 

Nessun commento:

Posta un commento