martedì 24 maggio 2016

Homefront: The Revolution - Provato!


Come promesso, durante lo scorso week-end sono riuscito a trovare circa 3 orette di tempo per dare una prima occhiata a Homefront: The Revolution. Brevemente posso dire che sono le proverbiali Luci ed Ombre, con le Ombre che riguardano quasi esclusivamente il comprato tecnico, sul quale gli sviluppatori hanno ancora da fare parecchio lavoro di debugging e ottimizzazione.

Al contrario di quello che succedeva nell'originale Homefront del 2011, Homefront: The Revolution utilizza una struttura Open World, anche se in realtà la mappa di gioco è divisa in ampie macro-aree che vengono sbloccate seguendo la trama principale. Il gameplay è simile a quello di Far Cry 3/4: Oltre alle missioni della trama principale avremo a disposizione tutta una serie di missioni secondarie opzionali come ad esempio liberare edifici per trasformarli in rifugi per la resistenza o eliminare particolari bersagli nemici come le postazioni dei cecchini.

Le missioni secondarie in genere ci vengono rivelate quando ci avviciniamo alla zona dell'obiettivo da un messaggio radio. Alcune pero' possono essere attivate dalle bacheche sparse nei vari rifugi della resistenza. Ci sono poi anche delle missioni - evento che dovremo accettare recandoci velocemente alla zona di svolgimento prima di un certo tempo (tempo molto, anzi troppo, limitato a mio parere).

La zona in cui ci troveremo ad operare subito dopo l'iniziale fase introduttiva del gioco e' un complesso industriale in disuso che offre un numero notevole di ripari e percorsi nascosti, i quali sono utilissimi per evitare le pattuglie del KPA. La presenza nemica e' infatti massiccia (almeno in questa area) e presto si capisce che durante gli spostamenti e' molto meglio usare un approccio stealth e cercare, per quanto possibile, di evitare gli scontri con i soldati. Inoltre, quando far cantare le armi e' inevitabile, e' sempre meglio eliminare alla svelta il nemico e darsela a gambe alla svelta, prima che i droni che accompagnano le pattuglie nemiche ci individuino e chiamino una delle aeronavi di pattuglia che incorciano sopra le nostre teste.

Per altro i combattimenti contro gruppi numerosi di nemici possono essere parecchio ostici (bastano davvero pochi colpi per morire), specie considerando che il sistema di controllo via Pad non è il massimo della vita: L'auto aim (sig!) in questo caso aiuta ben poco e mirare con precisione è veramente difficile. A peggiorare la situazione c'è anche il fatto che le armi che abbiamo a disposizione non sono particolarmente potenti, ne precise: Nel corso del gioco potremo però migliorarle acquistando mirini e altri innesti nei vari negozi, oppure convertire completamente il tipo di arma: Una delle primissime cose che faremo nel gioco è appunto convertire la pistola che ci viene data in un piccolo SMG.

La quantità di proiettili ed equipaggiamento (esplosivi, medikit, etc...) che possiamo portarci dietro è limitata: Possiamo però costruire noi stressi quello che ci serve adoperando le risorse che troveremo nei contenitori sparsi per tutta la mappa. Questa cosa rende l'esplorazione dell'ambiente circostante quasi una cosa obbligatoria, invece che una parte opzionale del gioco. Alcuni dei materiali rinvenuto per altro possono essere rivenduti per racimolare crediti da spendere nel negozio (gli unici altri modi di fare soldi sono il loot e il completamento delle missioni).

I proiettili possono essere facilmente trovati su i cadaveri dei nemici ma visto che frugare le tasche di un cadavere richiede qualche secondo di tempo il loot diventa un aspetto critico in quanto perderci troppo tempo può significare guai, specie se non siamo riusciti ad impedire al nemico di dare l'allarme: I rinforzi potrebbero arrivare e trovarci con le proverbiali mani nella marmellata...

Come avrete capito, anche il semplice "sopravvivere" in questo gioco è tutt'altro che facile, almeno nella fase iniziale: Armi obsolete, poche risorse, svantaggio numerico pesante, il nemico è sempre in netto vantaggio rispetto a noi e questa sensazione si avverte molto chiaramente mentre vi muovete per la mappa.

Veniamo adesso alle note dolenti: Il gioco ha un impatto visivo decisamente gradevole per una versione console (utilizza il motore CryENGINE di quarta generazione) ma le performance sono realmente pessime: Il frame rate scende frequentemente sotto i 30 e molto spesso si hanno dei veri e propri freeze di qualche secondo, specie quando si interagisce con i menù e altri elementi del gioco come i negozi di armi.  Dambuster Studios e' al corrente della cosa e sta' lavorando alle opportune patch correttive: Una e' uscita proprio oggi (versione 1.03) ma non sembra aver migliorato alcunché (e non riesco a reperirne il changelog).

In conclusione, a parte i problemi tecnici il gioco ha discrete potenzialità e un gran carisma: Spero quindi cheDambuster studio pubblichi al più presto la patch correttiva che ha promesso.


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