Attenzione signore, Larry Laffer, il più improbabile playboy della storia video-ludica e' tornato più in forma che mai. Pronte a bagnarvi dalle risate con Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don't Dry?
Dopo la deriva action introdotta in Magna Cum Laude e continuata nel "dimenticabile", per essere gentili, Box Office Bust (dove il protagonista era pero' il nipote), il nostro Larry, quello vero, e' finalmente tornato per farci ridere delle sue (dis)avventure galanti in una avventura grafica punta & clicca, come da buona tradizione della serie.
Il buon Larry e' abituato ai risvegli complicati (e imbarazzanti), ma questa volta si troverà trasportato, non si sa come ne perché, dagli anni 90 diritto ai giorni nostri! Emerso da un tombino proprio di fronte al Lefty's (lo storico Bar della serie), Larry avrà il primo assaggio dell'era della dei Social Networks grazie al ritrovamento di un prototipo del nuovo modello di PiPhone, il rivoluzionario smartphone prodotto dalla Prune ("prugna", probabilmente perché' chiamarla direttamente e"Apple" sarebbe stato troppo evocativo) , compagnia il cui logo più che una prugna sembra.... beh, lo vedrete.
L' I.A. del telefono, chiamata Pi, chiederà a Larry di essere riconsegnata al suo creatore, Bill "BJ" Jobs, presso la sede della Prune. Larry ovviamente eseguirà il compito ma una volta giunto ai piani alti della Prune farà la conoscenza di Faith, l'affascinante assistente di BJ. Larry ovviamente perderà immediatamente la testa per la fanciulla e inizierà a corteggiarla, ma prima che Faith possa degnarlo anche solo di uno sguardo il nostro Larry dovrà raggiungere il punteggio di 90 su Timber.
Come? Facile, dovrà solo avere quanti più partner (sessuali ovviamente) possibile e farsi da loro assegnare il punteggio massimo: uno scherzo per un playboy famoso come lui. Ma questa era e' molto diversa dal suo tempo e Larry scoprirà che avere a che fare con Nerd, Hipsters, Influencers e il classico complotto per conquistare il mondo non sarà cosi' facile come lui si aspetta...
Come dicevo all'inizio, con LsL:WDDD si lascia il genere l'Action per tornare ad una avventura grafica punta & clicca come per i primi 6 episodi della serie. E gli sviluppatori hanno deciso di farlo in grande stile, riproponendo una storia giocata su equivoci e doppi sensi molto ben orchestrata. Altrettanto ben realizzati sono i puzzle del gioco, basati nella maggior parte dei casi sull'uso e la combinazione dei vari oggetti trovati esplorando le varie Locations del gioco.
Nella serie originale capitava spesso che la soluzione di alcuni puzzle era talmente assurda da non poter essere trovata tramite ragionamento logico, tanto e' vero che i giochi venivano accompagnati da una guida che conteneva suggerimenti sul come andare avanti se si rimaneva bloccati. LsL:WDDD per fortuna le cose sono più semplici, (pur non essendo banali), sebbene ci siano almeno un paio di punti che richiedono una certa capacita' di pensiero creativo.
Come in ogni avventura grafica che si rispetti i dialoghi rivestono una certa importanza per recuperare suggerimenti sul come risolvere i puzzle e sbloccare diversi modi per usare gli oggetti. E' quindi consigliabile cercare di usare tutte le linee di dialogo durante le conversazioni con gli NPC. Da notare infine che, contrariamente a quanto succedeva nei primi episodi, in LsL:WDDD non si puo' rimanere definitivamente incastrati ed impossibilitati a completare il gioco. Si può morire, a più riprese anche, ma la cosa sembra fare parte del gioco stesso ed avrà come unico effetto il riportarci ad un punto precedente del gioco.
Dal punto di vista tecnico l'unica cosa degna di nota e' lo stile grafico rinnovato rispetto al passato, che usa un tratto "Cartoon" molto pulito e piacevole. Per il resto il gioco gira molto bene e sembra essere privo di bug evidenti, tanto che nella mia partita non ne ho incontrato neppure uno.
Sinceramente devo ammettere che ero molto diffidente verso questo nuovo capitolo: l'uscita di Al Lowe (creatore originale della serie) dal gruppo di sviluppo e i due successivi titoli apocrifi mi hanno fatto immaginare un titolo macchietta, creato per scimmiottare le glorie passate e fare cassetta tra i nostalgici. Invece mi sono trovato di fronte ad un gioco non solo divertente ma anche fresco e nuovo, sebbene creato rispettando in pieno i punti cardine che hanno decretato il successo dei primi episodi.
Il secondo capitolo Wet Dream Dry Twice, e' già disponibile e per quel che mi riguarda lo giocherò di sicuro proprio grazie all'entusiasmo verso la serie che giocare a Wet Dream Don't Dry mi ha fatto tornare.
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