martedì 9 aprile 2019
God of War (2018) - Recensione
Dopo essersi vendicato degli Dei, Kratos e' fuggito al nord per rifarsi una vita ed una famiglia, ma per lui non c'è comunque pace: dopo la morte della moglie lui e suo figlio Atreus ricevono una visita molto poco amichevole da parte degli dei Norreni, che per qualche motivo non gradiscono che il Fantasma di Sparta sia sbarcato sulla loro terra. Ma Kartos, seppur non più un giovincello, non e' tipo da tirarsi indietro quando c'è da prendere a mazzate nelle gengive mostri e divinità varie...
Confesso subito che della serie so molto poco: a parte una partita a God of War: Chains of Olympus su PSP diversi anni fa, questo God of War e' il secondo titolo del brand al quale gioco e si discosta molto dal precedente, sia come struttura che come meccaniche di gameplay. Pur rimanendo un Action, la struttura e' molto più simile a quella di un open-world e oltre alla storia principale potremo seguire e completare anche una serie di missioni secondarie opzionali, qui chiamate "favori".
La storia del gioco inizia subito dopo il funerale della moglie di Kratos: per esaudire il suo ultimo desiderio lui e suo figlio Atreus dovranno recarsi sulla cima più alta dei nove regni della mitologia norrena, compito tutt'altro che semplice visto che ben presto (e non prima di aver percorso parecchia strada), scopriranno che questo non si trova su Midgard (il regno degli uomini) ma su Jotunheimr, il regno dei giganti, che pero' e' inaccessibile a causa del fatto che il portale magico che permetteva di accedervi e' letteralmente scomparso nel nulla. A complicare ulteriormente la già difficile vicenda c'è Baldur, dio nordico figlio di Odino e fratello di Thor, che fin dalle battute iniziale di del gioco piomberà sul cammino di Kratos e suo figlio con il chiaro intento di attaccare briga con Kratos, sebbene per motivazioni del tutto sconosciute.
Ciò che faremo per la maggior parte del tempo del gioco si può riassumere in combattimenti con mostri di vario genere, inclusi boss e demi-boss di dimensione notevole, e risolvere puzzle ambientali, spesso per accedere a vari forzieri contenenti argenti, equipaggiamento e altri tipi di bonus. Come da prassi, gli scontri saranno ad elevato livello di violenza, specie nelle "mosse finali" attivabili premendo l'apposito tasto dopo aver ammorbidito a sufficienza il bersaglio.
Novità di questo capitolo e' l'arma principale di Kratos: dall'inizio del gioco avremo infatti a disposizione il Leviatano, un ascia magica che potremo migliorare lungo il camino grazie a Brok e Sindri, due strani fratelli fabbri nani che saranno fornitori di equipaggiamento e di diverse quest secondarie. E le Lame del Caos? Non preoccupatevi, molto presto Kratos tornera' ad impugnarle per fare a brandelli i suoi nemici.
Altra interessante novità e' che durante gli scontri (e non solo), potremo avvalerci dell'aiuto di Atreus e del suo arco magico Artiglio, che potremo migliorare esattamente come le nostre armi. Le sue frecce, che potremo far scoccare a comando contro un bersaglio selezionato, a seconda del tipo possono anche essere usate per compiti come attivare ponti magici o far esplodere cristalli di linfa dell'albero di Yggdrasil, liberando passaggi e forzieri altrimenti inaccessibili.
Come ho già accennato, oltre al fare a pezzi nemici vari nel corso della nostra avventura dovremo anche risolvere diversi più o meno semplici puzzle ambientali, (molto spesso facendoci aiutare da Atreus) o esplorare il vasto, anzi, i vasti modi di gioco (visto che oltre che Midgard ne visiteremo altri) per completare favori e recuperare le risorse ed il denaro necessari ad acquistare, fabbricare o migliorare l'equipaggiamento dei nostri due protagonisti. Il tutto ha ovviamente lo scopo di variare il gameplay e renderlo meno lineare rispetto al passato.
Tecnicamente parlando, God of War e' sicuramente il gioco con il miglior comparto grafico che ho potuto vedere su PlayStation 4: la qualità della resa di personaggi e ambienti e' spettacolare anche in risoluzione Full-HD (in 4K dovrebbe essere a dir poco incredibile). Ho particolarmente apprezzato il contrasto cromatico generale dell'ambiente, che mescola toni pastello a tinte più accese: davvero molto gradevole. Ottime le animazioni di battaglia del nostro protagonista e gli effetti speciali, così come anche il doppiaggio in italiano, (sebbene non sempre in perfetto synch con il movimento delle labbra dei modelli). Ultima nota interessante e' che il gioco e' andato liscio come l'olio per tutta la partita, senza neppure una singola incertezza o leggero scatto.
Per la mia esperienza posso confermare che God of War merita ampiamente il successo di critica e pubblico ottenuto: giocarlo e' stato un autentico piacere e sono in fremente attesa di notizie su un eventuale seguito. Consiglio quindi vivamente di procurarvene una copia e farvici una bella partita: non vene pentirete di sicuro!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento