lunedì 25 luglio 2016

The Order 1886 - Recensione


Il caso di The Order: 1886 puo' essere considerato come la prova di quanto per una certa parte di stampa videoludica la Forma sia più importante della Sostanza, termini questi che nell'ambito dei videogiochi sono sinonimi di Grafica e Gameplay rispettivamente. Osannato da un parte di critica come il miglior gioco mai uscito per PS4 e demolito dall'altra per il gameplay a dir poco discutibile, The Order 1886 ha generato una lunga e polemica discussione fra le due fazioni a proposito del reale valore del gioco. La Virtu' stara' nel mezzo, come dice un famoso proverbio?  Sta volta proprio no.

Il plot del gioco e' interessante: Siamo in un 1886 alternativo al nostro (e intriso di Steampunk) e la città di Londra, già sconvolta da una rivolta popolare, e' messa a dura prova dagli attacchi dei licantropi. Nei panni di Sir Galahad, membro dell'Ordine dei Cavalieri Reali (ordine fondato dallo stesso Re Artu' per proteggere gli Umani dai Mezzosangue) ci troveremo a fronteggiare la minaccia e ad indagare sui i fatti, scoprendo una cospirazione che coinvolgerà i più alti vertici del potere.

Il gioco si concretizza in uno sparatutto in terza persona con coperture che si svolge in livelli estremamente lineari, dove dovremo affrontare nemici che non brillano per una I.A. avanzata. Gli scontri di conseguenza non sono mai particolarmente complicati, ne spettacolari in alcun modo: In effetti su ha spesso l'impressione che il gioco scorra molto, anzi troppo, lentamente. Non ci vengono in aiuto le armi a disposizione: Grazie all'ambientazione Steampunk queste sono decisamente mi più interessanti di quelle classiche dell'epoca ma senza offrire nulla di eccezionale.

Ci sono anche alcune fasi investigative, in cui dovremo cercare indizi per la nostra indagine ma tali sezioni sono veramente poche e non particolarmente ispirate, tanto da risultare quasi dei corpi estranei alla narrazione. Il gioco ha anche una serie di collezionabili sparsi per i livelli, e che possiamo trovare esplorandoli a fondo. Glisso quasi del tutto sulla per fortuna unica sezione stealth del gioco, la quale risulta a dir poco imbarazzante.

Ad aggravare la già critica situazione del gameplay del gioco c'è poi l'eccessivo numero di Quick Time Events presenti in esso: Giusto per far capire di quanto questo sia esagerato posso dire che i combattimenti con i boss Mezzosangue sono completamente realizzati a suon di QTE!
Scelta questa a mio modo di vedere del tutto incomprensibile, in quanto riduce il tutto ad un enorme pattume insipido, basato su i riflessi del player (o la memoria, visto che le sequenze di tasti da premere sono sempre le stesse) più che sulla sua abilità.

A controbilanciare (si fa per dire) la povertà di gameplay del gioco c'è il comprato tecnico che e' decisamente notevole: Modelli e animazioni di personaggi e armi sono curate molto bene, così come le mappe estremamente dettagliate e le texture in alta risoluzione. L'effetto visivo finale e' estremamente realistico, tanto da ricordare alcune produzioni cinematografiche in CG. Va inoltre segnalato l'ottimo doppiaggio in Italiano e la quasi completa assenza di bug nel gioco, segno che gli sviluppatori lo hanno sottoposto ad una adeguata sessione di test prima della pubblicazione.

Può un comprato tecnico di tutto rispetto compensare un gameplay estremamente misero e piatto? A mio modo di vedere no: Sebbene la storia narrata sia effettivamente interessante non stiamo parlando di un film: Da un gioco ci si aspetta che il divertimento arrivi da ciò che il player fa attivamente all'interno di esso, non dalla bellezza delle immagini delle cutscene. Peccato perché questo The Order 1886 aveva tutti in numeri per essere una IP interessante e soprattutto nuova (cosa in un periodo come questo e' sicuramente un valore aggiunto). Con qualche scelta di design meno "sofisticata" avrebbe potuto senz'altro essere un prodotto decisamente migliore e godibile.


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