lunedì 25 luglio 2016
Killzone: Shadow Fall - Recensione
Sono passati 30 anni da quando le forze ISA hanno distrutto il pianeta Helgan (evento narrato nel finale di Killzone 3), gli Helgast sopravvissuti al disastro sono stati trasportata su Vetkta dove adesso vivono separata dal resto della popolazione del pianeta da un enorme muro che lo divide esattamente a meta'. Ma la guerra tra le due fazioni e' tutt'altro che finita: Sebbene non sia più uno scontro campale ma una lotta a colpi di operazioni segrete e spionaggio, la tensione tra Vektan e New Helgan rimane molto alta. Nei panni di Lucas Kellan, giovane Shadow Marshall (i gruppi speciali dell'Intelligence Vektan), il nostro compito sarà quello di infiltrarci "oltre il muro" per scoprire e contrastare i loschi piani degli Helgast e proteggere la popolazione Vektan.
E' questa dunque la trama di Killzone: Shadow Fall, quarto (sesto se teniamo conto anche di due episodi per PSP e PS Vita) e per ora ultimo capitolo della fortunata serie di FPS Sci-Fi per console Sony iniziata nel 2004. Come preannunciato dalla trama, in questo episodio si abbandonino gli scenari di guerra visti nei capitoli precedenti per quelli delle operazioni speciali, introducendo dinamiche Stealth, senza per altro forzarle in alcun modo.
L'approccio Rambo è infatti sempre e comunque possibile, sebbene in alcuni livelli questo significhi andare incontro a grossi guai a causa dallo scattare degli allarmi, cosa che provocherà l'arrivo costante di rinforzi Helgast fino a che non riusciremo a disattivarli. Il gameplay in generale e' abbastanza vario e a fianco a sezioni dove potremo decidere se muoverci nell'ombra ne troveremo altre dove invece semplicemente avanzeremo sparando a destra e a manca come in un Call of Duty qualsiasi.
Anche l'ambientazione delle mappe e' ben assortita, e spazia da scenari all'aperto immersi nella natura e nella luce alle buie strade delle città di New Helgan, passando per complessi segreti e basi spaziali di ricerca, dove sono presenti alcune sezioni dove galleggeremo a Zero G. Sebbene in alcuni ci troveremo a muoverci in grandi spazi aperti le mappe, pur con qualche eccezione (costituita da qualche raro percorso alternativo) sono tutte dei corridoi lineari che dovremo percorrere dall'inizio alla fine.
L'I.A. nemica e' piuttosto agguerrita e pur senza essere eccezionale riesce a mettere in difficoltà il giocatore.Interessante notare come in questo gioco è stata fatta la scelta di non implementare alcun sistema di auto-aim in ragione della precisione di mira del Joypad DualShock 4 in dotazione alla Playstation 4. In effetti mi sento di dire che questa non e' stata la decisione migliore in quanto il gioco risulta essere alle volte abbastanza complicato proprio per il fatto che prendere di mira i nemici con precisione non e' affatto semplice anche se il pad in questione e' indubbiamente più preciso delle versioni precedenti.
Dal punto di vista tecnico il gioco fa la sua discreta figura girando a 1080p e 30FPS stabili. La qualita' generale del rendering e' di tutto rispetto, sebbene spesso si sia esagerato con il glare degli effetti luminosi. Si puo' tranquillamente dire che Killzone: Shadow Fall sia sicuramente uno dei titoli tecnicamente migliori tra quelli disponibili al lancio della console next-gen di Sony.
E' tutto oro quello che luccica? Purtroppo no: A rovinare l'esperienza del gioco c'e' lo svolgimento della storia, che pur partendo da un plot discreto evolve in maniera decisamente piatta e del tutto priva di qualsiasi mordente. L'esperimento di Guerrilla Games di cambiare verso una ambientazione alla Black-Ops e' stato sicuramente coraggioso ma non ha dato i risultati sperati, generando un episodio decisamente sotto tono rispetto ai capitoli precedenti della serie, peccato!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento