domenica 19 luglio 2020

Horizon Zero Dawn - Recensione


Terra, o quel che ne resta, anno 3040 circa: dopo aver toccato il suo apice, la civiltà umana e' stata spazzata via da una qualche catastrofe oramai dimenticata da secoli. La natura si e' riappropriata del paesaggio del pianeta avvolgendo le rovine delle antiche città. Le ultime vestigia del progresso tecnologico di quel mondo che fu' sono le macchine, ovvero robot di forma animale popolano terra aria e acqua. Ma gli esseri umani non sono scomparsi, sebbene col progresso tecnologico azzerato sono oggi ridotti a vivere in una società di tipo tribale.
Horizon Zero Dawn (HZD) e' un altro dei tanti titoli da me snobbati all'uscita (si tratta di un gioco del 2017) e che poi mi ha strabiliato e divertito quando, anni dopo, sono arrivato a giocarlo, tanto che mi secca parecchio il fatto che il seguito, recentemente annunciato, sarà una esclusiva PS5, cosa che sostanzialmente significa che lo potrò giocare solo tra parecchio tempo.

La protagonista della nostra storia e' Aloy, una bambina che appena nata viene esiliata dalla tribù dei Nora in quanto considerata una "senza madre" e affidata alle cure di Rost un altro emarginato della stessa tribù che le farà da padre e mentore. Spirito inquieto fin da piccola, Aloy finirà in una delle rovine del "mondo di metallo" costruite dai "predecessori" (cosi' i Nora chiamano l'umanità di prima del cataclisma) dove troverà un focus, un piccolo dispositivo portatile che, agganciato all'orecchio, le permetterà di interagire con la tecnologia antica e le Macchine stesse e arrivare a comprendere alcuni dei loro segreti.


Divenuta una giovane donna, Aloy deciderà di intraprendere la prova che le permetterà di essere riammessa fra la gente delle sua tribù e scoprire quindi chi era sua madre. Ma questa voglia di scoprire la propria origine porterà Aloy a dover affrontare un viaggio verso la scoperta della verità su quanto e' accaduto al mondo di metallo e a scontrarsi contro un minaccia il cui obbiettivo e sterminare la vita umana.

Nel raccontare al trama di HZD ho volutamente evitato di dare più dettagli del dovuto e limitarmi all'essenziale, questo perché la storia narrata e in particolare la storia del mondo di gioco sono la parte più affascinante del gioco. Scoprire la verità dalle registrazioni e dai video olografici che recupereremo esplorando attentamente le antiche rovine che visiteremo lungo la nostra avventura mi ha veramente emozionato e non voglio rovinarvi lo stesso effetto rischiando di spoilerare troppo.


Di base HZD e' un Action-Open World con alcuni elementi di RPG: controllando Aloy ci troveremo ad alternare fasi di esplorazione in un ambiente ostile quanto splendidamente realizzato e di combattimento contro le macchie o avversari umani. La meccanica base e' sempre quella delle quest principali e secondarie (di vario genere), tipica degli RPG. Sempre dagli RPG e' stato preso il sistema di crescita del personaggio basato sull'esperienza e con diversi alberi delle abilita' dai quali scegliere le skills di cui dotare Aloy.

Lo stealth e il combattimento occupano un posto estremamente importante nel gameplay del gioco. Il primo perché dovendo fare lunghi spostamenti in un modo popolato da beste meccaniche, (in taluni casi espressamente create per uccidere gli umani), che ci attaccheranno a vista se verremo individuati, e' idea saggia cercare di evitare di farsi scoprire e' una cosa fondamentale se non si vuole passare il tempo a combattere per la pellaccia. O anche solo per avvicinarsi di soppiatto alle nostre prede (ricordo che le macchine sono la fonte principale di risorse) evitando le loro sentinelle.


Quanto al combattimento, Aloy potrà dotarsi di 3 tipi diversi di arco (da guerra, da caccia, di precisione), capaci di lanciare frecce con poteri elementali come fuoco, fulmine, ghiaccio etc... e di una lancia utile sia per gli scontri corpo a corpo che, una volta acquisito l'apposito upgrade, per effettuare l'override delle macchine, operazione che permette di assumerne il controllo ed asservirle al nostro volere, per essere usate come cavalcature o per lanciarle all'attacco dei nostri nemici. Oltre a queste, che sono de facto le armi principali del gioco, potremo portarci dietro fionde, lancia trappole ed altri tipi di armi secondarie (per un massimo di 4 + la lancia) che potremo selezionare al volo con un tasto del pad. Allo stesso modo potremo equipaggiarci con vari tipi di armature, che andranno a modificare le nostre capacita'. Armi ed armature sono presenti in varie versioni di diversa qualità (comune, non comune, rara, etc...) e possono essere migliorate grazie all'applicazione di bobine e tessuti, che aggiungono danno o resistenza a particolari elementi.

Il focus di Aloy ci aiuterà non poco grazie alla sua capacita' analizzare l'ambiente attorno a noi,  rilevare le minacce e identificare i loro punti deboli da colpire con l'arco e la vulnerabilità' agli elementi in modo da poter massimizzare il danno scegliendo le frecce giuste. Il focus ci permetterà anche di trovare e seguire le tracce lasciate a terra da esseri umani e animali e anche di interagire con la tecnologia dei predecessori e acquisire quindi informazioni sulla storia passata del mondo in cui viviamo.


L'espansione Frozen Wilds, che e' inclusa nel pacchetto HZD: Complete, aggiunge una nuova area nevosa a nord, territorio della tribù dei Banuk, una nuova trama principale con varie missioni principali e secondarie, nuovi tipi di macchine, un nuovo set di armi (le varianti Banuk degli archi sono le migliori del gioco), armature, bobine e tessuti speciali. Posson dire sebbene tutto sommato slegato dalla trama del gioco principale, la storia di Frozen Wilds e' molto interessante e consiglio di giocarsela con calma non appena Aloy avrà i giusti requisiti (il livello minimo consigliato e' il 30).

Tecnicamente parlando il gioco e' realmente splendido: il paesaggio attorno a noi e' un piacere da guardare ma questa qualità ha un prezzo: HZD e' il primo gioco per PS4 che ho visto scattare paurosamente in taluni frangenti, per fortuna estremamente brevi. Per il resto, effetti speciali,  animazioni di movimento e di espressione di Aloy e degli altri personaggi sono realmente magnifici e molto ben realizzati.


Concludendo, giocare ad Horizion: Zero Dawn e' stata per me una magnifica esperienza e posso dire che e' di sicuro tra i migliori titoli per PS4 che ho giocato da che ho la console a disposizione. Essendo parte dei titoli PS4 Classic, lo potete portare a casa al prezzo di un cinema + popcorn grandi e bibita, ottenendo in cambio parecchie ore di divertimento.

1 commento:

  1. Strepitoso, semplicemente strepitoso. Confermo tutto quanto, un'esperienza magnifica.

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