domenica 19 gennaio 2020

DCS: Su-33 "Flanker-D" - Recensione


A parte gli iconici canard sul muso e qualche strumento leggermente spostato nel cockpit, il Su-33 e' praticamente identico al Su-27: stessa avionica, stesso armamento, stesso tipo di impiego, ovvero caccia multiruolo da superiorità aerea. Il Su-33 pero' e' un caccia pensato per le esigenze della marina Sovietica, siete quindi pronti ad provare il brivido di partire dal ponte di una portaerei russa senza l'ausilio di una catapulta?

Con il modulo DCS: Su-33, Eagle Dynamics ci cala quindi nei panni di un pilota dell'aviazione navale Russa mettendoci ai comandi dell'equivalente dei caccia americani F-14 ed F-18. Come dicevo sopra, le differenze funzionali rispetto al Su-27 sono praticamente nulle, tanto che passare dal modulo del Flanker liscio al Su-33 e' del tutto immediato, salvo magari per quel che riguarda le operazioni sul ponte di volo.


Senza voler scomodare gli atterraggi anzi, gli "appontaggi", con l'uso di un cavo di arresto da agganciare tramite un apposito gancio posto sul retro dell'aereo per fermare il velivolo (che altrimenti non avrebbe abbastanza pista per fermarsi), la cosa più emozionante sono i decolli: le portaerei russe infatti non usano il sistema a catapulta, (che in pratica "spara via" il caccia già a velocità sufficiente perché le ali lo reggano in aria), come gli americani ma utilizzano invece uno sky-jump, in sostanza una sorta di rampa che accorcia la corsa di decollo facendo balzare l'aereo verso l'alto.

Per riuscirci pero' questo deve partire da fermo col motore al massimo e postbruciatore inserito (notare che il Su-33 ha una sorta di modalità "turbo" del post-bruciatore utilizzabile per un tempo limitato per ottenere una spinta extra) ma anche così vi staccherete da terra appena sopra la velocità di stallo e una singola manovra errata potrebbe farvi finire in mare. Per aiutarvi a fare pratica con le manovre di decollo e atterraggio da e sul ponte di una portaerei, il modulo e' dotato di una serie di missioni di addestramento dedicate molto ben strutturate.


Come ovvio pensare, il modello di volo del Su-33 e' molto simile a quello del Su-27, salvo che grazie ai Canards il caccia e' leggermente più manovrabile (in particolare alle basse velocità), ma tende a perdere energia in virata molto più rapidamente del Su-27. Una grossa differenza da tenere a mente e' che per ridurre il peso complessivo del caccia, il Su-33 ha serbatoi di carburante più piccoli ed e' quindi dotato di minore autonomia. Questo svantaggio viene pero' compensato con la possibilità di effettuare rifornimento in volo, cosa che il Su-27 non può fare.

Oltre all'Avionica anche l'armamento e' identico: il caccia può essere equipaggiato con missili a medio raggio R-27 (nelle varianti SARH e Infrarossa) e corto raggio IR ad alta manovrabilità R-73. Il caccia e' utilizzabile anche per l'attacco al suolo, ma l'implementazione di questa modalità nel modulo e' molto semplificata e messa li quasi solo per ricordare che c'è. Il Su-33 da quindi il meglio di sé nei combattimenti a corto raggio, dove la sua supermanovrabilità, unita alla spinta vettorizzata dei missili R-73 e alla possibilità di usare il movimento della testa per agganciare i bersagli tramite l'IRST lo rendono un avversario temibile.


Il modulo presenta il cockpit in Russo, ma per chi non mastica il Cirillico esistono delle mod che convertono le scritte in inglese (una ottima e' questa). Per quanti come me adorano giocare da soli, ci sono anche ben 2 campagne, e una pletora di missioni single con le quali mettervi alla prova.

Il Su-33 e' a mio parere un caccia molto divertente da pilotare, molto più del Su-27. Ma proprio come quest'ultimo richiede un po' di pratica per essere sfruttato al massimo del suo potenziale. Il modulo e' di quelli a modello semplificato, senza cockpit cliccabile, ma vale veramente la pena di provarlo.

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