lunedì 5 ottobre 2020

Crysis Remastered - Recensione

Crysis, più che un videogioco un Benchmark: dal 2007 l'espressione "ma ci gira Crysis?" e' divenuta famosa fra tutti gli appassionati di PC Gaming e configurazioni hardware, grazie al gioco che ha alzato l'asticella della qualità grafica mettendo "alla frusta" anche gli hardware più preformanti dell'epoca. A distanza di ben 13 anni Crytek ha deciso di dare una bella spolverata al suo capolavoro aggiornandolo alle moderne tecnologie e rendendolo disponibile per tutte le piattaforme. Operazione riuscita? Su PS4 solo in parte...

Agosto 2020, durate una campagna di scavi sulle isole Lingshan, un gruppo di archeologi americani, guidato dal dottor Rosenthal e da sua figlia Elena, scopre l'ingresso sigillato di quello che sembra essere un antichissimo tempio all'interno di una montagna. Comprendendo al volo che un antico tempio con le luci al neon e' davvero una cosa molto poco verosimile, e che quello che gli archeologi hanno trovato e' probabilmente una astronave aliena, il governo Nord-Coreano manda l'esercito ad occupare l'arcipelago e fa evacuare la popolazione locale per ragioni di sicurezza. Catturati gli archeologi, i Nord-coreani cercano di mettere le mani su i segreti della montagna obbligando Rosenthal a trovare il modo di aprire l'ingresso della nave, nonostante il rischio che questo possa rivelarsi estremamente pericoloso visto che,  frattempo, i suoi occupanti hanno già iniziato a risvegliarsi e sono pure di pessimo umore!

Per fermare i  nord-coreani, il governo Americano manda sull'isola la squadra Raptor, un reparto speciale della Delta Force i cui operativi sono equipaggiati con speciali nano-tute che danno veri e propri superpoteri a i loro occupanti. Riusciranno ai nostri eroi ad impedire ai coreani di dare il proverbiale calcio al nido dei calabroni, mettendo a rischio l'intera umanità? Ovviamente no, e ci toccherà pure il compito di ricacciarli nel nido a colpi di fucile d'assalto.

Seguito "spirituale" di FarCry (il primo, vero unico ed inimitabile FPS di Crytek del 2004), Crysis stupi' il mondo non solo per la grafica mozzafiato ma anche per il suo gameplay adattabile alle situazioni e alle preferenze del giocatore. Come in FarCry, i livelli del gioco sono macro-mappe sufficientemente ampie da dare l'impressione di essere di fronte ad un gioco open-world ante litteram. Queste, unite ai poteri della nano-tuta (Corazza,  Forza, Occultamento e Velocità), permettono al player di decidere come approcciare le varie situazioni tattiche che si troverà di fronte mentre cerca di raggiungere gli obbiettivi primari e secondari di ciascun livello: sfruttare l'occultamento per rimanere inosservato il più possibile, optare per l'approccio aggressivo sparando su tutto ciò che si muove o anche una delle tante vie di mezzo.

La ri-masterizzazione non ha cambiato nulla del gameplay del gioco originale: stessi identici obiettivi, livelli (beh, quasi, ma i dettagli su questo punto li darò dopo), stessa IA che riesce a vederci e a sentire i nostri passi chilometri di distanza e che riesce a colpirci con precisione millimetrica con lo stesso fucile coreano scrauso con il quale noi non siamo in grado di centrare una mucca a 3 metri (si, l'IA di Crysis ha sempre giocato sporco). Al netto che sarebbe stato logico aspettarsi almeno una sistemata ad alcune magagne, questa "conservazione" non mi e' affatto dispiaciuta in quanto permette di assaporare a pieno la qualità del gioco originale e la sua intrinseca difficoltà.

Va in effetti detto che Crysis era ed e' un FPS (o più propriamente un TFPS) della vecchia scuola, dove il nemico non si limita a fare una svogliata resistenza ma cerca di renderci la vita brutalmente difficile, anche ricorrendo al giocare sporco. Oltre a questo va citato il fatto che le armi migliori del gioco (fra tutti il fucile SCAR) sono piagate dal fatto che le munizioni a disposizione sono veramente poche e quindi ci toccherà girare per parecchio tempo con la becera copia nemica dell'AK-47, prima di trovare qualcosa di meglio e più fornito di colpi. 

Altro limite non da poco, almeno per la sua epoca, e' quello di potersi portare dietro solo 2 armi per tipo: assalto, pesanti, pistole e granate, cosa costringe spesso a dover operare delle scelte in base al tipo di approccio che si vuole adottare. Per fortuna, le armi non mancano e per recuperare qualcosa basta cercare in giro negli avamposti o depredare i cadaveri. Degno di menzione il fatto che Crysis e' stato il primo gioco in cui era possibile personalizzare le armi con mirini e innesti vari (silenziatore, puntatore laser, torca, lanciagranate etc...) al volo, semplicemente premendo il tasto di personalizzazione dell'arma e senza passare da menu', cosa estremamente comoda nel caso si dovesse dover cambiare in corsa. 

Conclusa la parte positiva di questa recensione, ovvero quella relativa al gioco in se e al suo gameplay, passiamo alla parte negativa, ovvero il lato tecnico di questa remastered. Innanzitutto, e' bene chiarire che questa non e' stata creata rimettendo mano al codice originale del gioco del 2007 ma partendo dalla versione per PS3 e XBox 350 del 2011. Da cosa lo si capisce? Beh, innanzitutto esattamente come nella versione per la vecchia generazione di console manca un intero livello, il decimo, quello in cui si doveva pilotare un VTOL per tornare sulla portaerei. Dopodiché c'è la faccenda che sotto nuovi effetti particellari e Texture HD la qualità dei poligoni e' decisamente inferiore a quella originale.

Su PS4 la cosa e' resa particolarmente evidente osservando i volti dei personaggi dalle scene in CG, la cui qualità e decisamente scarsa, ben sotto il limite dell'accettabile per un gioco per piattaforme moderne. Visto che l'hardware di una PS4 e' più performante di quello di un PC gaming del 2007 sarebbe stato lecito aspettarsi per lo meno la medesima resa grafica del gioco originale, non un port ricompilato e corretto della versione PS3. Di conseguenza la cosa e' del tutto inaccettabile.

Concludendo, se da un lato questo Crysis Remastered rappresenta un ottima occasione per riprendere in mano uno dei capolavori del genere, dall'altro la rimasterizzazione e' solo uno specchietto per le allodole, almeno per quel che riguarda la versione console. 30 euro scarse non sono poi molte, ma non sono sicuro che questo prodotto le valga  tutte.


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