lunedì 21 marzo 2022

A-10C Red Flag

 Una delle cose che mi ero ripromesso per questo 2022 era di ricominciare a scrivere dei Gaming Reports, ovvero dei post dedicati al racconto di quanto accaduto in una determinata sessione di gioco con un certo titolo. Un primo post di questo tipo l'ho fatto Gennaio scorso con un breve racconto sulla mia prima esperienza a DCS Liberation, il secondo, sempre su DCS World, riguarderà invece una campagna per  l'A-10C/CII.

Raggiungere lo status di Combat-Ready sul Warthog era uno degli obbiettivi fissati per il 2022. Nei primi mesi dell'anno ho diligentemente studiato il manuale e volato diverse missioni di addestramento da me realizzate con l'Editor del gioco per prendere dimestichezza con questo aereo, molto diverso dai caccia che ho pilotato fino a qui. 

Il naturale passo successivo era quello di provare una campagna ed in effetti il modulo dispone di ben tre campagne dedicate all'addestramento sull'A-10C, da livello base all'addestramento tattico vero e proprio. Ho pero' preferito seguire la medesima strada fatta fin qui e iniziare la campagna di addestramento operativo per eccellenza, ovvero il Red Flag, nella specifica edizione del 16-2 per il Warthog, che, per ironia della sorte, ha come ipotetico scenario il medesimo e purtroppo reale conflitto che infuria in questi giorni.

E cosi', superate le prime due missioni introduttive alla campagna (l'arrivo alla base di Nellis e il giro turistico dell'NTTR) la terza era la prima veramente di "guerra": Il piano di battaglia, dettagliatamente descritto nella documentazione della missione (c’è una serie di PDF nella cartella di installazione del modulo) prevedeva un attacco preventivo contro le forze Russe schierate al confine, da condursi sfruttando il fattore sorpresa. 

Per quanto riguardava invece il mio package, l'obbiettivo principale era la distruzione di una colonna di artiglieria mobile posizionata oltre le prime linee nemiche, mentre quello secondario un plotone di carri T-72 collocato qualche miglio più a nord. Il piano di volo prevedeva inoltre di raggiungere un area di attesa, collocata diverse miglia a est del fronte, sulla quale orbitare mentre le unita' SEAD si occupano delle difese aeree nemiche. Una volta che i SAM fossero stati distrutti o silenziati avrei effettuato il push verso i miei bersagli.

E cosi', dopo aver completato la procedura di start-up Cold & Dark del velivolo sono decollato da Nellis in direzione nord secondo la rotta delle forze blu. Uno degli aspetti peculiari del volo sull'A-10C e' che e' lento e lungo: il Warthog non e' un velivolo supersonico e ha una velocità di crociera che raggiunge a stento i 300 nodi, di conseguenza il tempo di percorrenza della rotta (che oramai conosco molto bene) e decisamente più lungo del solito. Di contro pero' e' un aereo molto più stabile e docile da pilotare rispetto ad altri jet più performanti: in particolare in atterraggio, dove non e' necessario compensare continuamente con la manetta per mantenere il percorso di volo e il corretto angolo di attacco.

Raggiunta l'area di marshall, come viene chiamata in gergo aeronautico le zone di attesa, mi sono ancorato al relativo punto di rotta e ho iniziato la mia attesa percorrendo avanti e indietro un orbita di 10 miglia nautiche  tenendo d'occhio, anzi, d'orecchio il canale radio di missione in attesa dell'ok al push, arrivato nella forma delle singole conferme da parte degli altri packages in volo della distruzione delle unita' SAM presenti nella mia area di azione.

Ripresa quindi la rotta, sono giunto sul bersaglio una decina di minuti dopo, volando a bassa quota per evitare di essere identificato dai SAM a lungo raggio ancora presenti più all'interno del territorio nemico. L'armamento che avevo a disposizione includeva 4 bombe cluster CBU-97 anti-carro e 4 missili AGM-65H, a guida TV. L'idea era di usare le prime per l'obbiettivo principale, lanciandole a coppie di due a distanza di qualche centinaio di piedi per colpire un area il piu' lunga e larga possibile, e impiegare i missili per l'obbiettivo secondario.

Ma come ho avvistato i bersagli, una lunga colonna di mezzi messi comodamente in fila su una strada, ho cambiato immediatamente piano di attacco e attivato quella che e' l'arma più iconica del Warthog, ovvero il cannone GAU-8 Avenger: 7 barre rotanti che sputano proiettili da 30mm all'uranio impoverito a quasi 4000 colpi al minuto!

Cosi' ho allineato il caccia lungo l'asse della strada e ho scaricato diverse centinaia di colpi su i bersagli in brevi raffiche da 1- 2 secondi l'una per evitare di surriscaldare le canne dell'arma, ascoltando il suo inconfondibile BRRRRRRRTTT! (lo potete ascoltare qui) in tutto il suo terribile splendore.

Il risultato e' stato spettacolare: dopo le prime esplosioni alcune unita' nemiche sono riuscite a togliersi dalla linea di fuoco, ma comunque più della meta' di esse erano ridotte a rottami fumanti. Nel secondo passaggio ho preso di infilata altri 3 bersagli e con soddisfazione ho ricevuto il messaggio di Mission Accomplished da parte del FAC, appostato poco lontano ad osservare l'azione. Visto che avevo ancora carburante e proiettili a sufficienza ho ripulito l'area dagli ultimi bersagli per poi dirigermi a nord, verso l'area obbiettivo secondario.

Qui ho incontrato un problema con le CBU-97: in pratica il sistema d'arma del caccia non e' mai riuscito a calcolare la soluzione di tiro CCIP, nonostante abbia seguito correttamente la procedura di utilizzo, (o per lo meno credo). Dopo diversi tentativi ho deciso di andare ad occhio, (tante grazie all'allenamento al dive-bombing vecchia scuola fatto con l'F-5E in Black Sea Resolve '97) e tra loro e un paio di Maverick sono comunque riuscito a danneggiare in maniera più che soddisfacente anche il secondo bersaglio.

Il ritorno a Nellis si e' svolto come l'andata senza grosse emozioni, dandomi tempo di rimuginare sulla questione delle CBU-97, che intendo approfondire per capire se il problema e' stato causato da un mio errore o da un bug del gioco. Devo inoltre fare un altro po' di pratica con gli AGM-65, che usati in accoppiata con il TGP Litening II hanno una procedura di impiego piuttosto laboriosa (non solo nel caso dell'A-10) che evidentemente ancora non padroneggio completamente. Vale la pena di investirci del tempo visto che il corretto uso del TGP e' uno dei punti fondamentali da imparare in questo gioco.

Dopo quasi 2 ore di volo ho parcheggiato l'aereo nello stesso posto in cui lo avevo avviato: la prima missione e' andata molto bene ed e' ora tempo di iniziare a prepararsi per la seconda.

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